Le potenti voci del Coro da Camera Hebel conquistano la vittoria al concorso di Gorizia
Grande soddisfazione da parte del talentuoso direttore d’Orchestra Alessandro Cadario
Le giovani trentaquattro coriste, tra i 18 e i 27 anni, del Coro da Camera Hebel di Saronno hanno conquistato il podio e numerosi importanti riconoscimenti al 56° Concorso Internazionale di Gorizia “SEGHIZZI”.
Il gruppo di giovani coriste si è infatti aggiudicato: il primo premio nella categoria 2c (musica leggera e jazz), il secondo premio nella categoria 3 (musica contemporanea), il terzo premio per punteggio nella categoria 2 unificata, il premio come coro finalista ammesso al 29° Grand Prix e la fascia oro per aver totalizzato in tutte le categorie un punteggio superiore ai 90/100.
Soddisfatto e felice per gli eccellenti risultati il giovane direttore d’orchestra varesino, Alessandro Cadario, che aveva portato le giovani coriste, lo scorso inverno, anche alla trasmissione televisiva della popstar Mika, su Rai Due, per “Stasera casa Mika”.
Come avete raggiunto questi importanti risultati?
Sicuramente il Coro Hebel è frutto di un lavoro lungo sul territorio in particolare nelle scuole. Quindi è bello poter vedere, dopo tanti anni, questi successi, poter raccogliere i frutti di una semina fatta tanto tempo fa.
Da dove nasce il successo di queste ragazze?
I successi di queste trentaquattro ragazze sono legati a doppio filo alle centinaia di ragazzi che, in questi oltre dieci anni, hanno cantato nelle scuole. Questo lavoro, diffuso e sistematico nella provincia varesina, ha permesso di poter raccogliere le eccellenze in un gruppo che affronta sfide importanti, come il prossimo concerto nel palinsesto milanese di MiTo, con un repertorio classico, in Arena a Verona, ad ottobre, e l’incisione di un disco, che uscirà entro la fine dell’anno. Sarà un CD innovativo e conterrà collaborazioni con importanti artisti.
Come riesce a conciliare i suoi impegni in tutta Italia con la direzione del Coro da Camera Hebel?
Portare avanti il lavoro con i giovani è fondamentale: sia con il Coro da Camera Hebel sia con FuturOrchestra. Trovare spazi all’interno del fitto calendario, che l’anno prossimo sarà ancora più intenso, rende più significativo il lavoro con le orchestre professionali, perché questo è un atto concreto per il futuro della musica classica.
Che cosa significa cantare in coro?
Si tratta di un alto momento formativo sia a livello culturale che umano. Vuol dire affinare la capacità di ascolto reciproco e di collaborazione per ottenere un risultato perfettamente coordinato.
Quali saranno i suoi prossimi impegni in calendario?
All’inizio di Settembre dirigerò un bellissimo programma nel cartellone di MiTo con i Pomeriggi Musicali e Gautier Capuçon poi il 15 e il 16 sarò all’Arena di Verona alla guida dell’ Orchestra Nazionale dei Conservatori e suoneremo insieme ad Elisa, che celebrerà i suoi venti anni di carriera con l’evento ‘Together here we are’ infine, a ottobre, sempre all’Arena ma questa volta con Andrea Bocelli.
Linda Terziroli
La Provincia di Varese