Maria Grazia Gasparini, pubblicato il 24 Febbraio 2017 in Luoghi e bellezza
“Colui che canta passa dalla gioia alla melodia, colui che ascolta, dalla melodia alla gioia”. La citazione del poeta indiano Rabindranath Tagore, riassume in un assioma il pensiero dell’ex preside del Liceo Classico Legnani di Saronno, il professor Giovanni Fantoni, ideatore e creatore del coro Hebel. Com’è nata questa storia? “Non ho fatto studi specifici sulla funzione delle arti in rapporto allo sviluppo della persona, né sono vissuto in un ambiente familiare particolarmente attento al tema però ritengo, invece, di aver da sempre avvertito l’importanza di coltivare il fascino per ciò che è bello e ci aiuta a rendere più bella e interessante l’esperienza umana. Questa storia del coro Hebel è nata 25 anni fa quando ero preside alla scuola media Bascapè di Saronno, un’esperienza dunque che ha un lungo preludio e dove i primi passi li abbiamo fatti con il soprano Lee Yum Mee, allora residente in città. Poi c’è stato il Maestro Giancarlo Buccino da sempre esponente di spicco della coralità lombarda che ha preso a cuore l’idea e l’ha sviluppata”.
Da esperimento didattico della scuola media Bascapè, a realtà che è finita per calcare palcoscenici internazionali e televisivi.
La storia di bambine diventate adulte con la passione del canto
Diventavano sempre più numerosi i bambini che si avvicinavano alla musica corale e al preside erano venuti degli scrupoli sul fatto che i ragazzi, dopo la scuola, si cimentassero per parecchie ore anche nell’attività del coro ma i dubbi furono fugati dalla risposta di un bimbo che in nome di tutti disse: “Ma noi ci divertiamo a cantare”. E da lì il coro Hebel non si è più fermato raggiungendo livelli davvero eccelsi e facendosi conoscere anche fuori dai confini nazionali. È sempre il professor Fantoni a raccontare: “Il nome nasce da una ricerca fatta tra i piccoli coristi. Un giorno un ragazzino ha proposto di chiamare il coro Hebel. Ci siamo tutti meravigliati per il termine biblico, inusuale per un bambino, che indica soffio, levità, leggerezza e che si trova nel Qoelet, un libro dell’Antico Testamento. E’ piaciuto a tutti per la sua vasta gamma di significati e l’abbiamo adottato”. Negli anni ’90 il prof. Fantoni diventa preside del Liceo Classico Legnani e oltre al suo bagaglio formativo, si ritrova molte ex alunne della media e quindi... la storia è proseguita. Nel 2005 il Maestro Buccino lascia la bacchetta e lo sostituisce il Maestro Alessandro Cadario e prende avvio anche la collaborazione con il Sistema delle Orchestre e dei Cori della Lombardia.
“Purtroppo abbiamo perso negli anni la componente maschile – dice il Preside – perché non siamo riusciti a far capire che cantare non è cosa da femmine”. Iniziano le trasferte all’estero per partecipare a importanti Festival come in Portogallo, in Slovacchia e in altre località nazionali e il coro è sempre più richiesto come accompagnamento ed esibizione. La particolarità è anche che dopo la fine del percorso liceale, l’attività corale non si interrompe e il coro prosegue il suo lavoro in modo autonomo, sempre sotto la direzione di Cadario, attingendo man mano dal vivaio liceale. In pratica, le “anziane” del coro uscendo dall’ambito scolastico hanno trasformato questa cantoria modificando però il nome in “Coro da camera Hebel”. Il gruppo oggi si compone di circa 30-35 giovani donne dai 18 anni in su che si sono evolute con energia e capacità tanto da incidere già nel 2009 un cd, accompagnare la cantante Elisa in tre concerti e, fiore all’occhiello, da diversi anni ricordano a Milano l’anniversario della Strage di Piazza Fontana (12 dicembre) accompagnando soprani come Gemma Bertagnolli. E’ tradizione che cantino ogni anno al concerto natalizio del Comune di Saronno e hanno partecipato recentemente ad alcuni show in Rai. “Senza il sostegno delle famiglie degli studenti e di un gruppo appassionato di docenti, oltre alla passione e competenza del Maestro, tutto ciò non sarebbe stato possibile – dice Fantoni –. Ora c’è un futuro in cui continuare a credere e a sostenere anche per pensare a un progetto corale sul territorio”.
Il coro Hebel è nato 25 anni fa. Il suo nome deriva da un termine biblico che indica soffio, levità, leggerezza
Il Maestro Cadario, artefice di queste compagini esprime il suo pensiero: “Questi risultati sono il frutto di un lavoro di ‘sistema’ dove ognuno degli attori, dai presidi delle scuole, agli insegnanti che coordinano, a tutti i miei collaboratori, hanno ben chiaro il grande valore della musica corale nella scuola come prodigioso strumento didattico. Condividendo questo ideale è stato facile perseguire gli obiettivi comuni e creare una rete diffusa sul territorio di coralità giovanile/scolastica. Proprio grazie a questa rete è nato, cinque anni fa, il ‘Coro da Camera Hebel’ che, differentemente dall’esperienza scolastica aperta a tutti, raccoglie le voci che hanno dimostrato più talento e dedizione. Poter approfondire il percorso corale con risultati a volte sorprendenti, ci dimostra quanto sia importante dedicare tempo a progetti musicali di qualità nella scuola italiana. Ultimamente non è affatto semplice conciliare i miei impegni professionali da direttore d’orchestra con cori e orchestre giovanili, ma ho una forte determinazione nel continuare in questa direzione e avere cura delle future generazioni di musicisti così come ci ha spronato a fare il Maestro Abbado”.
Il gruppo oggi si compone di circa 30-35 giovani donne dai 18 anni in su. Hanno inciso nel 2009 un cd e accompagnato la cantante Elisa in tre concerti